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Perché un kurilian bobtail

Storie dei proprietari
CHIARA DE SANTIS

Perché un Kurilian Bobtail?

La domanda potrebbe sorgere spontanea: “Perché un Kurilian Bobtail?”. La mia risposta sarebbe altrettanto sponta: “Per fortuna un Kurilian Bobtail!”.

Io non sono di certo un’estimatrice di razze feline di nicchia, anzi devo ammettere che nell’eterna lotta tra “preferisci il cane o il gatto?” fino a poco tempo fa avrei detto senza indugi il cane. I cani sono sempre stati la mia passione sin da bambina, ma solo 10 anni fa ho potuto prenderne una: Maia, meticcia, proveniente da un canile di Pomezia (RM). Tutte le aspettative che nutrivo fin da piccola di amore incondizionato, fiducia e lealtà sono state ampiamente superate da questo amore di cane, ormai purtroppo anziana visto che ha più di 15 anni, ma che continua a essere la mia gioia.

Perché allora prendere un gatto, per giunta di razza e oltretutto semisconosciuta? E’ stato un puro caso. Un paio di anni fa ha iniziato a solleticarmi l’idea, così ho iniziato a cercare su internet sia gatti da adottare da gattili di zona, sia alcune razze che avessere queste caratteristiche (devo ammattere più canine che feline): affettuoso, minimamente addestrabile e che si adattasse bene alla vita un po’ movimentata che ho.

Un giorno mi sono imbattuta in una lista di razze più o meno comuni tra cui main coon, norvegese delle foreste, ragdoll e infine Kurilian Bobtail. Ho dimenticato di dire che sono laureata in Scienze Naturali, amo la natura e gli animali in genere, quindi conoscevo quasi tutte le razze elencate tranne i kurilian, non avevo minimamente idea di come fossero fatti. Incuriosita sono andata a ricercare le immagini imbattendomi così in questi gatti meravigliosi, con una caratteristica assai rara e cioè la coda a pon pon. Mi hanno così colpita che ho iniziato a informarmi più approfonditamente sulla razza, sull’origine e sull’indole, sia su siti italiani, ma soprattutto stranieri essendo ancora poco diffusa da noi.

Alcune caratteristiche mi hanno particolarmente affascinato: in primis, e più strettamente correlato ai miei studi, il fatto che il kurilian sia una razza endemica (ossia presente solo nelle isole Сurili), selezionatasi grazie alla pressione naturale e non pilotata dall’uomo come accade in molti casi, questo ha fatto sì che siano dei gatti molto robusti e senza particolari patologie congenite.

Un’altra caratteristica che mi ha incuriosito è stata ovviamente la coda a pon pon che deriva da una mutazione genetica spontanea e infine ho letto che viene chiamato “gatto-cane”, accostamente inusuale e per certi versi stridente a mio avviso, ma che ha fatto scattare in me qualcosa da spingermi a cercare se in Italia esistessero degli allevamenti visto che è una razza semisconosciuta.

Mi sono così imbattuta nell’allevamento “True Kurilians”, a Canelli, relativamente vicino a Milano, dove vivo. Penso di aver studiato il sito a memoria, la loro storia, l’origine della razza e ho iniziato a guardare le foto delle due cucciolate che c’erano nell’inverno del 2014. Mi aveva colpito un gattino di nome Enzo e dopo qualche esitazione chiamai per andarli a vedere.

L’allevatore ci è venuto a prendere in una piazzetta e ci ha accompagnati a vedere i gattini. Tutti i monaci e le monache che hanno l’allevamento, sono stati gentili e molto disponibili facendoci vedere tutti i gattini, erano un amore, vivacissimi e uno più bello dell’altro e la scelta sarebbe stata ardua. In mezzo a tutti questi cuccioli, oltre alle mamme, c’erano due gatti più grandi che avevano 10 mesi, uno di loro ci colpì particolarmente non solo per la bellezza, ma anche per il carattere pacifico e paziente visto che i piccoli giocavano con lui e lui non si scomponeva più di tanto, inoltre quando provammo ad accarezzarlo leccò la nostra mano pur non conoscendoci. Alla fine, anche se ero partita con l’idea di scegliere un cucciolo, quell’immenso gattone dagli occhi espressivi è venuto via con noi.

L’ho chiamato Oliver e da quel momento la mia vita si è arricchita ulteriormente. Dopo un breve periodo di adattamento durante il quale ci siamo “studiati” a vicenda, siamo entrati in sintonia e hanno iniziato a nascere i nostri piccoli riti, i momenti quotidiani solo nostri dove giochiamo, ci coccoliamo e condividiamo dei momenti. 

La mia visione sui gatti, esseri distaccati e menefreghisti, è cambiata radicalmente, non chiedetemi più di scegliere tra gatto e cane perché voterei per entrambi. Una cosa è certa, mi si è spalancata una porta su un nuovo mondo: quello felino.

Oliver è veramente quel gatto tranquillo e affettuoso che mi era stato descritto dai monaci, ma anche molto di più. Riesce sempre a strapparmi un sorriso, anche in giornate buie, solo con la sua presenza e quell’espressione da gatto impenitente che lo contraddistingue e che mi fa impazzire. Come tutti i gatti dorme l’80% della giornata e non mi ha mai dato grossi problemi in casa, anche quando è da solo; ovviamente è un gatto quindi si fa le unghie sui tappetini del bagno e della cucina, ma visto che non spendo più di 5 euro per comprarli, non è una tragedia per l’arredamento di casa, semplicemente li butto via e li cambio (serve a far girare l’economia!!).

Ogni tanto tira qualche filo della tenda con la zampa per farmi capire che vuole uscire sul balcone, ma niente di irreparabile e comunque a mio parere se una persona vuole la casa intonsa è meglio che non prenda animali.

 E’ affettuoso a modo suo, non ama stare molto tempo in braccio, ma appena entri in casa ti si butta ai piedi pancia all’aria per farsi accarezzare, oppure ti segue per tutta la casa e a volte ho anche rischiato di cadere perché non mi rendo conto di averlo dietro di me. Quando mi metto sul divano o a letto spesso si acciambella tra le gambe o adeso a qualsiasi altra parte del corpo a lui congeniale in quel momento. Sembrerà un luogo comune, ma veramente capisce quando non sto bene e puntualmente si accoccola accanto a me rimanendo lì fino a quando non mi alzo. E’ anche un gatto attivo, quando non dorme fa dei salti incredibili o delle corse a folle velocità attraverso tutto l’appartamento, è incredibilmente curioso ed è sempre alla ricerca di nuovi stimoli.

Ora io non so se tutti i kurilian sono come lui, ma di una cosa sono certa, se mi dovessero chiedere un consiglio su che razza felina scegliere non avrei nessun dubbio:
il kurilian bobtail.